Superstizione e Pregiudizio
Prometto di distruggere in me ogni pregiudizio
e superstizione e di migliorare la mia cultura iniziatica e profana
osì inizia il giuramento del Maestro Segreto dopo che il Potentissimo gli ha comunicato che la “Suprema e perpetua preoccupazione della Libera Muratorìa” è l’abbattimento degli idoli e dei pregiudizi. In questo la Massoneria è figlia dell’illuminismo, è evidente la contrapposizione tra pregiudizio e superstizione da una parte, e cultura iniziatica e profana dall’altra.
Il pregiudizio rende l’uomo schiavo, col pregiudizio non siamo in grado di esercitare la nostra capacità critica perché abbiamo acquisito o ci sono state inculcate altre idee che non ci appartengono, la nostra mente è ottenebrata e crepuscolare.
La superstizione invece ci incatena con la paura, con essa siamo in balia di timori irrazionali e immaginiamo forze che ci fanno del male e gestiscono il nostro destino. Per superstizione non intendo solo il timore di influenze magiche, ma anche una religione distorta in cui un dio vendicativo e malvagio, avido di lodi, ci guarda da sopra le nuvole. Lo studio e la cultura sono fondamentali, sia iniziatici che profani.
Nella massoneria azzurra abbiamo studiato le arti liberali, ma a molti sarà sfuggito che sono state chiamate liberali perché rendono l’uomo libero. Perché già dall’antica Grecia si era capito quanto fosse emancipante la conoscenza.
L’unione tra pregiudizio e superstizione producono il fatalismo, la convinzione errata che ciò che ci accade non è modificabile, che dobbiamo subire il destino in maniera prona, che la nostra riuscita nella vita dipende da eventi fortuiti su cui non possiamo intervenire.
Il successo nella vita non dipende solo dall’abilità e dalla preparazione, ma anche dalla determinazione che dimostriamo nel cogliere le opportunità che ci si offrono. Nella vita le occasioni si creano, non arrivano per caso. Se noi utilizzeremo tutti i mezzi disponibili e tutte le nostre capacità naturali per superare gli ostacoli che incontreremo, potremo sviluppare i poteri che l’Altissimo ci ha dato, i poteri illimitati che scaturiscono dalle nostre forze interiori dal vostro essere. Noi abbiamo il potere del pensiero e il potere della volontà, “Utilizziamo al massimo questi doni divini!”
Il successo e l’insuccesso sono la diretta conseguenza del nostro abituale modo di pensare, Se il nostro atteggiamento è costruttivo raggiungeremo la meta anche se ci sembra di essere avvolti nelle tenebre. Soltanto noi siamo responsabile di noi stessi. Nessun altro potrà rispondere del nostro operato quando giungerà il giorno del giudizio finale.