I Tre viaggi e il labirinto
Un’altra caratteristica che contraddistingue il grado di apprendista è il labirinto. Esso è essenzialmente un intersecarsi di vie, alcune senza uscita in cui fondamentale è scoprire quella che conduce al centro. Allegoria del cammino iniziatico e dei suoi pericoli, esso era tracciato sul pavimento delle cattedrali gotiche anche se in seguito, perdendosene il significato, lo si è usato anche nelle chiese più tarde. Il labirinto è una catena esoterica, fatta d’incisioni, bassorilievi, sculture, che agli occhi profani sono semplicemente ornamenti. Tutto ciò costituiva una sorta di mappa del tesoro, le cui regole somigliano un poco a quelle del popolare gioco dell’oca dove i «giocatori» camminavano seguendo una spirale tracciata nei secoli, quasi una Via Lattea, dove ogni casella in più da percorrere, è una prova da superare prima di arrivare al Centro dove dimora l’Essere Eterno. Contemporaneamente il massone medievale percorreva un percorso simile, ma questa volta sul territorio. Un percorso che si dipanava sulla carta geografica nelle località dove era situata una cattedrale e, di cattedrale in cattedrale, imparava sempre nuovi segreti ma sempre con la doppia valenza costruttiva e mistica. Non a caso, ad esempio, se noi segnamo su di una cartina i punti dove sono collocate le cattedrali gotiche, abbiamo il disegno della costellazione della Vergine e non è un caso che tutte le cattedrali di quel periodo, si chiamino Notre Dame (Nostra Signora). Il percorso in loggia, sia quello che si fa abitualmente durante le tornate, sia e specialmente quello che si fa durante l’iniziazione è il percorso di un labirinto. Innanzi tutto il candidato compie tre giri all’interno della loggia, ripassando tre volte per gli stessi passi. Il candidato è bendato, per simboleggiare sia l’oscurità materiale sia spirituale, perché egli in questo momento è come se si trovasse negli inferi o nell’interno della Grande Piramide, quella di Cheope. Egli non vede nulla ma può udire, avanza a tastoni incespicando, ma sorretto dalla sua guida. Il candidato parte da occidente che rappresenta la realtà materiale la sicurezza quotidiana delle cose consuete, e si avventura nelle tenebre, come nella foresta oscura di Dante e Virgilio, alla ricerca del ramoscello d’oro, corrispondente al ramo di acacia massonico che gli permetterà, come a Ulisse, di entrare negli inferi viaggiando verso nord. Il viaggio si concluderà alla fine del labirinto, a oriente al sorgere del sole della luce iniziatica, davanti al Volume della Legge Sacra.
Dalla confusione e dallo zig-zag del primo viaggio si passa alla tranquillità del terzo. In ogni percorso viene sperimentato un elemento diverso. L’elemento terra lo ha sperimentato nel gabinetto di riflessione. Nei suoi giri sperimenterà l’elemento acqua, l’elemento aria ed infine l’elemento fuoco.
I simboli del rituale