Cenere

iò che distingue il terzo grado dal IV il maestro segreto è che nel terzo grado viene ritrovato il corpo di Hiram, un corpo fisico, mentre nel IV grado abbiamo solo un’urna che non contiene un corpo ma solo cenere. Il corpo di Hiram è passato attraverso la purificazione del fuoco. Abbiamo visto la sua urna.

La cenere deriva il suo simbolismo dal fatto di essere il residuo della combustione, ciò che resta dopo l’estinzione dei fuoco, e per questo significa morte e penitenza. La formula liturgica del mercoledì delle Ceneri è esplicita: «Pulvis es et in pulverem reverteris». Per estensione è dunque la coscienza dei nulla, della nullità della creatura rispetto al Creatore, secondo le parole di Abramo: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere» (Genesi, 18, 27).

Le ceneri come segno di rinuncia rivestono, in India, il corpo di Shiva asceta e, sul suo esempio, gli yogi e i sadhu dal corpo cosparso di cenere: queste ceneri possono essere quelle del fuoco rituale quanto quelle di un rogo funebre. Tuttavia la cenere indica anche il ritorno e la combustione interna dell’energia seminale, che sono uno degli elementi essenziali delle pratiche tantriche.

Nell’antica Cina, la vista di ceneri umide significava presagio di morte. Tuttavia la cenere di canne, utilizzata da Niii-kua per arrestare le acque del diluvio, sembra contrassegnare la congiunzione dei due elementi piuttosto che la distruzione dell’uno ad opera dell’altro, o il risultato della purificazione degli elementi ad opera del fuoco. La cenere spenta, a cui Chuangtzú paragona il cuore dei saggio, significa l’estinzione dell’attività mentale. La stessa espressione viene usata di nuovo nel commento del T’aiyi-chin-hua sung chih.

La cenere sacra va distinta dalla cenere che evoca la polvere della strada. La cenere sacra proviene dagli olocausti e viene detta grassa a causa dei grasso delle vittime. E il risultato di una purificazione a opera dei fuoco. La cenere della vacca fulva immolata, mescolata ad acqua, veniva usata nei riti di purificazione. La cenere, che evoca per la sua leggerezza la polvere, ricorda all’uomo la propria origine, e indica perciò penitenza, dolore e pentimento.

Nell’Antico Testamento, la cenere è simbolo di sofferenza, lutto e pentimento; in Giobbe (42, 6) è esplicitamente segno di dolore e di penitenza; i cristiani attribuiscono alla cenere un significato identico. Da questo deriva l’uso, che si è conservato a lungo nei monasteri, di stendere i moribondi per terra sopra una croce formata di polvere. La cenere a volte veniva mescolata agli alimenti consumati dagli asceti. Va ricordato anche che in alcuni riti viene usata la cenere benedetta: nella consacrazione di una chiesa, nell’imposizione delle ceneri ecc.

La sacralizzazione delle ceneri va tra parte collegata ai riti di passaggio e di purificazione attraverso il fuoco.

Simb. Elevazione IV

Segreto e Silenzio

l'Urna

Grembiule M. segreto

Squadra e Compasso

Superstizione e...

Obbedienza

M. segreto custode ...

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